Superbia
E vol alto più del Sol
Io son, io so
Io governo ed io discendo
Io volpe nella vite
Io aquila nel ciel
Io saggio dei saggi
Sapiente dei sapienti
Mi appago e mi beo
Della beltà del mio essere
Ed io brillo più della stella lucentissima
Ed io brucio più di lei
Ed io eterno più dell’Iddio
Grido senza fine tal dolor
Che mestizia mi fu concessa
Nella superbia del mio agire
E le carni della volpe lacerate son
dalle fauci del lupo
L’aquila tramonta nel suo volo
Per non sorgere mai più
Io saggio dei saggi
Cieco fui
Sapiente dei sapienti
Ora il dolor conosco
Mi duolo e tremo
Del castigo della pena mia.
Maria Grazia Splenito 5Ap