DDL Zan: Destituzione della Libertà
Sequestro della democrazia
L’Italia, cari lettori e lettrici, è finalmente un Paese di alti principi morali, rispettoso e contro ogni forma di discriminazione. Ebbene sì, è possibile da oggi condurre un’esistenza pacifica siccome la “cattolicissima” Italia ha finalmente compreso i valori sanciti dal proprio credo, quali: rispetto, umiltà e uguaglianza. Non è affatto un’utopia, ma un semplice dato di fatto. Sarebbe un’offesa all’intelletto italiano indire un provvedimento barbaro come il DDL Zan, effimero e vano. Questa imperdonabile efferatezza è il disegno di legge, approvato dalla maggioranza del Parlamento, che si arroga la facoltà di specificare l’attribuzione di pena a chiunque discrimini individui non solo per motivi religiosi o razziali (come già sancito nelle leggi attuali), ma anche per motivazioni legate all’orientamento sessuale, identità di genere e disabilità. Un provvedimento contro l’omobitransfobia in un paese così civile come l’Italia, non è affatto essenziale e il Senato ha ben altri provvedimenti più urgenti da accettare, come la reintegrazione del vitalizio del signor Formigoni, ricordato per… per? D’ogni modo queste pretese “sinistroidi” sono fuori luogo, c’è già la galera per chiunque discrimini! Eppure, la legge è tale per la sua specificità e accuratezza. Quanti membri della comunità LGBT+ o disabili vengono molestati, picchiati, discriminati al giorno? Non c’è statistica che tenga siccome non c’è reato, non c’è denuncia. Un omosessuale che subisse violenza, potrebbe denunciare per “lesioni”, ma non vi è alcuna specificità della pena. Niente legge, niente aggravante, niente conseguenza. Il DDL Zan non ha come scopo quello di “curare” disprezzo e violenza, non c’è legge che tenga contro la bestialità umana, ma si propone di riconoscere e punire un tipo di violenza dilagante. Appellarsi al fatto che leggi esistenti già tutelino l’individuo è come suggerire di chiamare l’ambulanza quando va a fuoco casa, capirete che vi è un numero d’emergenza per ogni tipo d’emergenza e vale il medesimo principio. Tale provvedimento, inoltre, si proporrebbe di indire un giorno nazionale contro la violenza ai danni delle categorie sovracitate e di sensibilizzare le scuole d’ogni ordine e grado, far comprendere che non vi è sbaglio o errore nell’esprimere se stessi e nel riconoscere la propria identità. A quanto pare però, l’Italia è troppo avanti per tutto questo, troppo all’avanguardia. Gli omosessuali d’altronde sono accettati (perché naturalmente occorre approvazione sociale per esprimere se stessi) e talmente amati dalla classe politica che vengono paragonati a teneri biscotti! Eccome, tutti nei forni! E signori, questo è il bel paese, che sequestra e blocca una legge voluta dal popolo e rivolta allo stesso, per personalissimo bigottismo e a tutti i politici (a buon intenditore poche parole), che proprio non concepiscono tale legge, suggerisco di rivolgersi al veterinario per questioni mediche, d’altronde sempre dottore è, no?
Maria Grazia Splenito