Gli abissi tuoi
Trasparivi leggera
dalla superficie degli occhi tuoi,
pupilla trema come le corde della lira.
E io provavo a leggerti,
a respirare tra le onde,
sì che ora l’aria mi è nemica
e all’udir di dolci venti, io dispero
per i profondi abissi tuoi.
Sì che quando te ne andrai
sarà impossibile sopravvivere:
affogando in una pozza d’acqua salata
guarderò il cielo, prima di affondare,
e mi ricorderò di te.
Martina Barnabà