Queste siamo tutte noi

Queste siamo tutte noi
impure,
sleali,
frecce del tempo e dello spazio
eroine senza soldi e
senza macchia,
ma con le tasche colme di illusioni.
Abbiamo la testa sulle spalle e utopie sulla Luna.
Desideriamo un amore d’oltralpe
che ci faccia sentire desiderate,
possedute, considerate,
ironizzate, rese oggetto di seduzione,
ammirate, idealizzate, palpeggiate e amate.
Quelle come me hanno il cuore accelerato
perché avanziamo
a piedi
in questa merda di maschere fittizie e finto buonismo ignoto
alla ricerca che la società si adatti alla giustizia e alla “sperata, voluta, temuta” trasformazione.
Mostriamo la cruda realtà
senza parole addolcite
quanto brucia ancora sulla pelle
la sconfitta..
mirando alle illuse sognatrici
a chi è vittima di ciò che osserva
di ciò che legge
delle paure infondate, delle decisioni degli altri, dei sacrifici dei cari e delle proprie aspettative.
Non diventiamo soluto tra la gente
frenetica, chiassosa,
ingombrante
che corre senza meta
né direzione
perché l’attesa è più trepidante del traguardo
con un amore nel cuore, con sogni incerti, con degli amici che fuggono nel vento, che tramontano e rifioriscono.
Non fidiamoci di chi è troppo felice
e senza rimorsi e senza lacrime
e senza baci e senza il tuo sapore,
tranne la scia della tua essenza,
raggiungiamo insieme
la stazione dei traguardi.

Romina Barbagallo 4Ap (rielaborazione personale di A. Merini, Quelle come me)

(

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