L’IMPORTANZA DI DANTE ALIGHIERI

Il 25 Marzo è stato il “DanteDì”, la giornata nazionale dedicata al “sommo poeta” Dante Alighieri, in vista del settecentesimo anniversario della sua morte. Tale celebrazione rappresenta un omaggio ad uno dei più grandi italiani della storia, ma perché dovrebbe toccarci da vicino? Che influenza può avere un uomo morto settecento anni fa sulla nostra vita di tutti i giorni?

Innanzitutto, senza Dante, la lingua italiana non sarebbe la stessa: egli con le sue opere ha infatti influenzato in maniera unica la lingua parlata, il volgare, plasmandola e inserendo nuovissimi termini. Dobbiamo ringraziare il poeta fiorentino se oggi utilizziamo espressioni come “Amor, ch’a nullo amato amar perdona”, “Stai fresco”, “Senza infamia e senza lode”…

La Divina Commedia è considerata un capolavoro senza età: nessun’opera quanto quest’ultima ha raggiunto un livello tanto alto. Il motivo? Perché Dante, fuori da quelli che sono i costumi e le credenze dell’epoca, si concentra sull’essenza dell’uomo, la quale è sempre la stessa e non muta. Anche per questo, quando si leggono i suoi versi, ognuno si rivede a modo suo, trovando risposte ai suoi dubbi.

La sua modernità non è stata sconfitta neppure dal Covid.

Come afferma Papa Francesco: «Dante ci invita a ritrovare il senso del nostro percorso umano», «Per lui l’esilio è stato talmente significativo da diventare una chiave di interpretazione non solo della sua vita ma del viaggio di ogni uomo e donna nella storia e oltre la storia». Così come Dante, anche noi ci ritroviamo esiliati dalla vita di tutti i giorni. Tuttavia questo esilio non deve rappresentare una messa in pausa della nostra esistenza, anzi, deve essere motivo di riflessione, un modo “forzato” per concentrarci su noi stessi, sui nostri pensieri, sulle nostre decisioni e sulle persone di cui ci circondiamo.  Impariamo ad usare la ragione, dal poeta definita come capacità di riflettere su se stessa, cioè la capacità di vedere noi stessi, di essere consapevoli.

“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”

L’omaggio che possiamo fare a Dante Alighieri non è tanto quello di ricordare la sua data di nascita e di morte, piuttosto di andare oltre le apparenze e di essere determinati a rientrare nella nostra vita, senza lasciar fuori le speranze.

Alessandro Pannone

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *