La musica

Nel XXI secolo la musica, fortunatamente, è alla portata di tutti e soddisfa sempre di più i nostri gusti. La diffusione delle radio private e degli spettacoli televisivi dedicati alla musica  consente oggi una disponibilità di scelta pressoché illimitata e per tutti i gusti grazie anche a Youtube, Spotify e convertitori. Grazie a queste app possiamo ascoltare musica in qualsiasi momento e in qualsiasi posto. Ma qualunque sia la tecnologia che sfruttiamo o il genere che ascoltiamo, le ragioni per ascoltare la musica sono universali. Ci siamo mai domandati, ad esempio, perché ascoltiamo la musica? Una risposta molto dettagliata ce la offre la scienza, che ci risponde con quest’ affermazione:  ‘’La musica fa bene a mente, corpo e spirito”. La musica contribuisce al benessere psicofisico, aiuta a combattere ansia, depressione e stress. La scienza afferma che la musica, ascoltata in modo appropriato, può non solo alleggerire le nostre giornate o accompagnare determinati momenti della nostra vita, ma può far bene anche al cuore e al cervello. Per esempio, con la musica di Mozart si possono ridurre le crisi epilettiche. La medicina tradizionale cinese ritiene anche che la musica sia uno strumento di guarigione dato che stimola il sistema immunitario, lenisce i dolori, diminuisce i tempi di guarigione e previene il declino cognitivo. Ma  quali sono le funzioni psicologiche universali della musica? La musica racconta storie e ci fa accedere a nuove esperienze e ci insegna il modo di pensare degli altri e di conseguenza definisce l’identità personale. Il tipo di genere musicale che ci piace esprime qualcosa di noi stessi. Infatti costruiamo un’ immagine di noi solo attraverso la musica. Essa segue percorsi di circolazione che toccano lingue, culture, e nazioni differenti. Il potere della musica va al di là della semplice perfezione estetica ed è impossibile ridurla in uno schema. Un’altra funzione che ricopre la musica è la sua dimensione sociale. Chi ascolta assiduamente la musica ha un punto in più di conversazione e di conseguenza riduce la noia e l’individualismo. L’importante è il non isolarsi con cuffie e mp3 dalla società, diventando sempre più distanti dagli amici e dalla famiglia , ma è bene trovare il momento giusto della giornata, ad esempio la sera, per alleviare lo stress e distrarsi dalla realtà quotidiana. Poi c’è la musicoterapia,  una musica sfruttata a scopo terapeutico per aiutare i ragazzi con problemi neurologici e psichici, per intervenire sia a livello educativo, sia per raggiungere un maggiore equilibro e una migliore armonia psicofisica. La musica ci fa viaggiare con la mente, il più delle volte in realtà diverse dalla nostra. Insomma la musica è un insieme di note la cui riproduzione genera emozioni. La stessa è in grado di variarle da persona a persona e da momento a momento.

Mastrogiacomo Sabrina IDsa

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